“The Substance” è un film di genere sci-fi horror che debutterà nel 2024, diretto da Coralie Fargeat, alla sua prima esperienza con una pellicola in lingua inglese. La protagonista del film è la celebre Demi Moore, affiancata da Margaret Qualley. La pellicola sarà distribuita in Italia a partire dal 30 ottobre da I Wonder Pictures. La prima mondiale è avvenuta il 19 maggio 2024 durante la settantasettesima edizione del Festival di Cannes.
La trama ruota attorno a Elisabeth, interpretata da Demi Moore, un’attrice che ha perso il suo posto nell’industria cinematografica. Dopo essere stata licenziata dalla sua trasmissione di aerobica, risponde a un annuncio per un siero sperimentale di ringiovanimento chiamato “La Sostanza”. Questa decisione segnerà l’inizio di un incubo senza fine per la protagonista.
Coralie Fargeat, dopo il successo di “Revenge” nel 2017, torna a Cannes con un’opera audace che sfida le convenzioni del festival. Con “The Substance”, la regista affronta il tema della bellezza eterna, già esplorato nel suo cortometraggio “Reality+” del 2013, intrecciandolo con il concetto di vendetta presente nella sua opera precedente. La pellicola invita a riflettere su un problema attuale: l’imposizione di canoni estetici nel mondo del cinema e nella società.
Il film non si limita a criticare il sistema statunitense che promuove standard di bellezza irraggiungibili, ma affronta anche la questione dell’accettazione di sé. In un’epoca in cui i social media e l’industria cinematografica ci pongono in continua competizione, “The Substance” si presenta come una denuncia cruda e diretta di un sistema malato. Le due protagoniste intraprendono un percorso di accettazione che culmina in un finale sorprendente e provocatorio.
La regia di Fargeat è caratterizzata da una rottura delle convenzioni cinematografiche, con inquadrature disturbanti e un uso eccessivo di primi piani su elementi che possono suscitare nausea, come il cibo. L’atmosfera è accentuata da una colonna sonora techno pop che amplifica il senso di inquietudine. Il film esplora anche la carne umana, mostrando il contrasto tra bellezza e rovina, con gli occhi di Elisabeth come unico elemento inalterato nel tempo.
Le performance di Demi Moore e Margaret Qualley sono straordinarie; Moore riesce a trasmettere ansia e angoscia, mentre Qualley offre una prova attoriale intensa e provocante. Entrambe incarnano l’ossessione per la bellezza e il successo, portando i loro personaggi verso un finale tragico. Tuttavia, la regista perde un po’ di equilibrio nel finale, dove la violenza visiva sembra eccessiva rispetto al resto del film.
Nonostante alcune esagerazioni, “The Substance” si distingue per la sua analisi profonda e cruda delle problematiche contemporanee. Anche se ricorda il capolavoro “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn, la pellicola di Fargeat presenta un approccio diverso e merita di essere vista, specialmente da chi è pronto ad affrontare tematiche forti e disturbanti. Un’opera che sicuramente susciterà discussioni e riflessioni nel panorama cinematografico attuale.