
“La Vita da Grandi” è il titolo del nuovo film che si appresta a fare il suo debutto nelle sale italiane. Questa pellicola, che segna l’esordio sul grande schermo di Yuri Tuci, è stata ispirata dalla vera vicenda dei fratelli Margherita e Damiano Tercon. Protagonista insieme a Tuci, troviamo Matilda De Angelis, un’attrice molto apprezzata nel panorama cinematografico italiano.
Il film sarà presentato come film di chiusura della XVI edizione del Bari International Film&Tv Festival (Bif&st), un importante evento dedicato all’industria cinematografica. La data di uscita nelle sale è fissata per il 3 aprile, distribuito da 01 Distribution, rendendo attesa questa nuova proposta cinematografica.
La produzione di La Vita da Grandi porta la firma di Matteo Rovere e rappresenta una collaborazione tra Groenlandia, Halong e Rai Cinema, supportata da Netflix e dalla Regione Emilia-Romagna tramite la Emilia-Romagna Film Commission. Inoltre, il Comune di Rimini ha dato il suo sostegno a questo progetto, dimostrando l’importanza culturale del film per il territorio.
La sceneggiatura è stata scritta da un team di talentuosi autori, tra cui Sofia Assirelli, Tieta Madia e Greta Scarano. Ogni aspetto della produzione è stato curato nei minimi dettagli, dal montaggio a cura di Valeria Sapienza alla scenografia di Andrea Castorina. Le musiche, che promettono di emozionare il pubblico, sono firmate da Giuseppe Tranquillino Minerva.
I costumi, realizzati da Grazia Materia (a.s.c.), e il trucco di Valentina Iannnuccilli, insieme alle acconciature curate da Samankta Mura, contribuiranno a rendere i personaggi ancora più vivi e autentici sullo schermo. La trama ruota attorno a Irene, interpretata da Matilda De Angelis, che deve tornare a Rimini, la sua città natale, per prendersi cura del fratello maggiore, Omar, affetto da autismo.
Questa richiesta di tornare a casa arriva dalla madre di Irene, e segna l’inizio di un intenso viaggio emotivo. Una volta riuniti, Irene scopre che Omar ha una visione ben chiara del suo futuro: desidera sposarsi, avere tre figli (il numero che considera perfetto) e diventare un famoso cantante rap. Tuttavia, per realizzare questi sogni, Omar deve prima conquistare la sua autonomia.
Così, inizia un percorso profondo e toccante tra i due fratelli, un vero e proprio corso intensivo per diventare adulti. Nella loro casa, densa di ricordi, Irene e Omar affrontano paure, speranze e la complessità delle relazioni familiari. Questa storia mette in evidenza quanto sia fondamentale il supporto reciproco nel processo di crescita.
Il messaggio centrale del film è che per crescere e affrontare le sfide della vita, a volte è necessario essere in due. Questo legame tra fratelli diventa un elemento chiave, mostrando come le difficoltà possano essere affrontate più facilmente se si ha al proprio fianco qualcuno di cui fidarsi. Il film si propone così di esplorare dinamiche familiari complesse in modo autentico e sensibile.