
The History of Sound è un film molto atteso che vede protagonisti due talenti emergenti di Hollywood, Paul Mescal e Josh O’Connor. Diretto da Oliver Hermanus e ispirato all’omonimo racconto premiato di Ben Shattuck, il lungometraggio narra una profonda storia d’amore tra due giovani durante la Prima Guerra Mondiale. Sebbene il film non sia riuscito a essere presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, la sua uscita è prevista per il 2025, con una première al Festival di Cannes. È un’opera che promette di conquistare il pubblico grazie alla sua narrazione intensa e alla straordinaria chimica tra i protagonisti.
La trama segue le vicende di Lionel (interpretato da Mescal) e David (Josh O’Connor), due studenti del Conservatorio di New England che, immersi nelle difficoltà della guerra, decidono di registrare suoni, voci e musiche dei loro concittadini americani. Questo progetto li avvicina profondamente e fa nascere una relazione affettiva e romantica, attraversata dal contesto storico e dalle tradizioni della musica folk americana. È un viaggio attraverso l’America del XX secolo, visto attraverso gli occhi di due giovani il cui amore sfida le convenzioni sociali dell’epoca.
Il regista Oliver Hermanus ha espresso grande entusiasmo per il lavoro, affermando che si è innamorato immediatamente del racconto di Ben Shattuck e non vedeva l’ora di portarlo sul grande schermo. Ha sottolineato come Paul Mescal e Josh O’Connor siano capaci di offrire interpretazioni ricche di sentimento, dando vita a una storia d’amore tanto inaspettata quanto necessaria per essere raccontata. La sceneggiatura, basata sul racconto originale che esplora temi di amore e identità, riesce a bilanciare delicatezza e intensità emotiva.
Un elemento distintivo del film è la sua rappresentazione della mascolinità e dell’omosessualità in modo autentico e non stereotipato. A differenza di molti film storici che trattano storie d’amore gay con un focus sulla clandestinità o il pericolo, The History of Sound mostra questo rapporto come qualcosa di naturale e profondo, senza timori né esitazioni. Hermanus ha dichiarato che l’intenzione era quella di creare un’opera accessibile a tutti, senza concentrarsi esclusivamente sulle difficoltà legate all’orientamento sessuale ma piuttosto sull’esperienza umana universale dell’amore e della crescita personale.
La produzione è stata segnata da numerose sfide, tra cui le difficoltà di finanziamento e le interruzioni causate dalla pandemia e dagli scioperi del settore cinematografico, ma il progetto è finalmente arrivato a compimento. Paul Mescal ha descritto l’esperienza sul set come una vera e propria “fatica d’amore”, che ha richiesto dedizione e passione, specialmente considerando la sovrapposizione delle riprese con altri impegni importanti come il sequel di Gladiator.
Oltre al legame emotivo, il film si distingue anche per l’aspetto musicale: Lionel e David, infatti, sono coinvolti nella raccolta di ballate folk popolari americane, un elemento che permea tutta la narrazione donando al film una colonna sonora ricca e suggestiva. Paul Mescal, che interpreta anche un cantante nel film, ha apprezzato profondamente questa componente e ha contribuito personalmente alla produzione musicale, portando così un ulteriore livello di autenticità al suo personaggio.
La chimica tra Mescal e O’Connor è palpabile e autentica, frutto anche di una sincera amicizia nata durante le riprese. Entrambi hanno espresso quanto sia stato stimolante lavorare insieme su una storia così delicata, ma allo stesso tempo potente. Il loro rapporto sul set ha contribuito a rendere credibile la relazione tra Lionel e David, trasmettendo al pubblico l’intensità e la complessità di un amore vissuto in tempi difficili.
La distribuzione del film vedrà Mubi impegnata nella promozione per il mercato nordamericano, mentre Focus Features e Universal Pictures International cureranno i diritti internazionali. Prodotto da un team che include End Cue, Film4 e Tango Entertainment, The History of Sound si presenta come un progetto corale che unisce diverse realtà cinematografiche di alto profilo, puntando a un riconoscimento sia critico sia commerciale.