
“September 5 – La diretta che cambiò la storia” è un’opera cinematografica diretta da Tim Fehlbaum, ispirata ai tragici eventi del massacro di Monaco durante le Olimpiadi del 1972. Questa pellicola, che è stata presentata fuori concorso all’81ª Mostra del Cinema di Venezia nel 2024, si è guadagnata una nomination per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar 2025, dimostrando il suo forte impatto non solo artistico ma anche culturale.
Il cast del film comprende attori di grande talento come Peter Sarsgaard, che interpreta il ruolo di Roone Arledge, presidente di ABC Sports. Al suo fianco troviamo John Magaro nei panni del giovane produttore Geoffrey Mason e Leonie Benesch nel ruolo di Marianne Gebhardt, un’interprete tedesca. Questi personaggi formano il fulcro narrativo di una storia che ha cambiato le regole della comunicazione e della cronaca sportiva.
Il film si concentra su un momento cruciale delle Olimpiadi di Monaco di Baviera, dove il team di ABC si trova a dover abbandonare la consueta narrazione sportiva per affrontare una notizia tragica in diretta. Durante le Olimpiadi del 1972, gli atleti israeliani vengono presi in ostaggio da un gruppo di terroristi palestinesi, e il risultato è una corsa contro il tempo per Geoff e Marianne mentre cercano di gestire una situazione drammatica trasmessa a quasi un miliardo di telespettatori in tutto il mondo.
Attraverso le sfide che deve affrontare, Geoff lotta per affermarsi in un ambiente altamente competitivo sotto la pressione di un evento che cambia tutto. Le sue decisioni non riguardano solo la messa in onda, ma pesano sul destino di vite umane, mettendo alla prova la sua integrità e la sua bussola morale. Ogni scelta diventa un dilemma etico in un contesto in cui il confine tra informazione e intrattenimento si fa sempre più sottile.
La critica ha accolto con favore la rappresentazione intensa dei momenti che hanno segnato non solo lo sport, ma anche il giornalismo contemporaneo. September 5 è stato descritto come un racconto appassionante di come gli eventi tragici possano essere manipolati e trasformati in spettacolo, rivelando il lato oscuro dell’informazione. Il ritmo serrato e le scelte narrative di Fehlbaum riescono a tenere gli spettatori incollati allo schermo, mentre ci si interroga su questioni morali di fronte a calamità collettive.
Inoltre, il film offre uno sguardo critico sull’operare dei media: come la distanza fra realtà e rappresentazione può alterare la percezione pubblica di un evento. La pellicola ci costringe a confrontarci con le conseguenze di dazioni superficiali di notizie e la responsabilità inerente al potere di influenzare l’opinione pubblica.
La narrazione del massacro di Monaco viene presentata non solo attraverso le immagini della tragedia, ma attraverso il processo stesso di creazione e diffusione delle notizie. L’idea che il vero dramma possa risiedere nella produzione mediatica e nella fruizione da parte del pubblico è un messaggio centrale del film, un concetto che continua a risuonare nelle attualità contemporanee.
Infine, l’importanza di September 5 non risiede unicamente nella sua capacità di raccontare un evento storico, ma anche nell’insegnamento che offre sulle implicazioni etiche della comunicazione moderna. La pellicola si propone come un monito e una riflessione su quanto il potere dei media possa trasformare una crisi in uno spettacolo, sottolineando la necessità di una responsabilità giornalistica che non perda mai di vista l’umanità dietro le notizie. Questa opera non è solo un film, ma un documento che invita a esaminare criticamente il nostro presente.