Si è conclusa ieri, sabato 26 ottobre 2024, la 19ma Festa del Cinema di Roma, un evento che ha riunito appassionati di cinema e professionisti del settore. La cerimonia di premiazione ha visto la conduzione della brava Geppi Cucciari, che ha reso la serata vivace e divertente, rompendo le convenzioni tradizionali tipiche di queste cerimonie.
Durante l’inaugurazione dell’evento, Salvatore Nastasi, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, si è dichiarato molto soddisfatto per l’affluenza che ha raggiunto quasi 110.000 presenze. Il suo obiettivo principale era proprio quello di creare una vera e propria casa per gli autori, sia nazionali che internazionali, e sembra che ci sia riuscito pienamente.
Un momento clou della serata è stato il premio al Miglior Film, assegnato alla pellicola “Bound in Heaven”, diretta dall’esordiente cinese Huo Xin. Sebbene la regista non fosse presente, ha condiviso un video messaggio toccante in cui esprimeva gratitudine per l’affetto ricevuto dal pubblico e dai giurati.
Il film affronta tematiche delicate come la violenza domestica e le sfide di un malato terminale all’interno del sistema sanitario cinese, portando alla luce questioni sociali importanti e spesso trascurate. Un ottimo esempio di come il cinema possa stimolare dibattiti fondamentali.
Il Gran Premio della Giuria è andato a “La nuit se traîne” (foto sotto) del regista belga Michiel Blanchart. Parlando del suo lavoro, Blanchart ha commentato che spera il suo film possa contribuire a costruire un mondo migliore, un desiderio condiviso da molti cineasti contemporanei.
L’assegnazione del premio per la Miglior Regia è andata a “Morrisa Maltz” per il film Jazzy (foto sotto), mentre il premio per la Miglior Sceneggiatura è stato vinto da Christopher Andrews con Bring Them Down. Un segno che anche le parole e la narrazione visiva hanno un’importanza fondamentale nel panorama cinematografico.
Il prestigioso premio “Monica Vitti” alla Miglior Attrice è andato ad Angela Molina per la sua interpretazione in Polvo serán di Carlos Marqués-Marcet. La Molina ha ringraziato il regista per la sua sensibilità e capacità di narrare storie d’amore profonde e autentiche.
Inoltre, il premio “Vittorio Gassmann” per il Miglior Attore è stato assegnato a Elio Germano per il film Berlinguer, dove interpreta il celebre segretario del PCI. Germano ha sottolineato l’importanza di dare voce alle nuove generazioni, richiamando un messaggio di unità e lotta contro le ingiustizie.
Un Premio Speciale della Giuria è stato consegnato al cast di Reading Lolita in Teheran, con la protagonista Golshifteh Farahani che ha dedicato il riconoscimento a tutte le donne iraniane, evidenziando la loro continua lotta per la libertà e i diritti umani.
Il premio del pubblico, conferito dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, è andato sempre a Reading Lolita in Teheran. Farahani ha condiviso l’emozione di raccontare una storia così significativa in un contesto complesso come quello attuale.
Per quanto riguarda il premio per la migliore Opera Prima, questo è stato assegnato ex aequo a Ciao Bambino di Edgardo Pistone e a Bound in Heaven. Una celebrazione per entrambi i registi che dimostrano quanto sia fertile il terreno cinematografico italiano e internazionale.
La cerimonia di quest’anno si è conclusa con i saluti della direttrice artistica Paola Malanga (foto sotto), già proiettata verso la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, prevista dal 15 al 26 ottobre 2025. Non vediamo l’ora di scoprire quali storie ci porterà la prossima edizione!