È uscito il trailer del nuovo film kinky queer “Pillion” con Alexander Skarsgård, e l’attore svedese domina decisamente la scena…
Alexander Skarsgård è il protagonista del primo trailer di “Pillion”, un film romantico che esplora dinamiche di BDSM e sottoculture motociclistiche. Nel ruolo di Ray, Skarsgård incarna un motociclista fascinoso e autoritario che avvia una relazione intensa con il tranquillo vigile urbano Colin, interpretato da Harry Melling. Il progetto ha già attirato l’attenzione internazionale dopo la sua presentazione al Festival di Cannes, dove ha ricevuto un lungo applauso di sette minuti.
Il trailer si apre in un’atmosfera di provincia: vediamo Colin esibirsi in una piccola taverna come parte del quartetto vocale del padre, con riferimenti al padre interpretato da Douglas Hodge. Dall’altra parte del bancone, il gruppo di motociclisti gioca a freccette e conversa, creando un contrasto visivo e sonoro che sottolinea la distanza culturale tra i due mondi. Questa prima sequenza stabilisce subito la tensione emotiva e il desiderio di esplorazione reciproca.
Un dettaglio pregnante del trailer è la presenza di Kevin, interpretato da Jake Shears, il cui ciuffo biondo viene afferrato con decisione dal suo compagno dominante. Poco dopo, Ray entra in scena con un gesto misurato: lancia delle monete sul bancone, un piccolo atto che carica la scena di significato e potere. Lo scambio di sguardi tra Ray e Colin è carico di ambivalenza: curiosità, riserva e un sottile richiamo che prepara lo spettatore all’evoluzione del loro rapporto.
La colonna sonora gioca un ruolo importante: in sottofondo si ode ‘I Will Follow Him’ di Little Peggy March, scelta sorprendente che conferisce alla scena una patina quasi nostalgica mentre Ray introduce Colin al mondo delle motociclette e alle pratiche BDSM. In una delle sequenze più intime, Ray rimane nudo sulla soglia del bagno mentre Colin è intento a lavarsi, un’immagine che sintetizza vulnerabilità e potere, confine e invito a varcarlo.
Contemporaneamente al trailer, sono stati rilasciati due poster che ritraggono i protagonisti in pose emblematiche: Harry Melling e Alexander Skarsgård appaiono bagnati e semi-nudi, con il motivo della serratura e della chiave a fare da metafora visiva. Uno porta una collana con una serratura, l’altro tiene un chiavistello: un’immagine che sintetizza temi di possesso, fiducia e scambio di potere presenti nel film.
La premiere al Festival di Cannes è stata particolarmente calorosa, con un applauso di sette minuti che ha segnalato l’interesse critico e del pubblico per una pellicola che affronta temi ancora poco rappresentati con un taglio esteticamente raffinato. Questo riscontro iniziale suggerisce che Pillion possa aprire un dibattito più ampio sulla rappresentazione cinematografica delle comunità alternative e delle relazioni consensuali basate su dinamiche di dominazione e sottomissione.
Nel corso delle proiezioni e delle interviste promozionali, Skarsgård ha sottolineato come le sue esperienze sentimentali passate — con uomini e donne — non siano state determinanti per costruire il personaggio di Ray. Parlò con franchezza al Variety durante il Festival di Zurigo, spiegando che la sua biografia non era rilevante per interpretare l’enigmatico protagonista. Per l’attore la priorità è stata raccontare con autenticità una sottocultura poco vista sullo schermo.
L’attore ha anche citato film precedenti che hanno affrontato temi simili, come Cruising, sottolineando come quelle rappresentazioni tendessero a mostrare una faccia oscura e minacciosa di certe comunità. Skarsgård ha precisato: “Non sono Ray, ma ho una piccola esperienza di quel mondo e so che il cinema spesso non ne dà una rappresentazione fedele” — una presa di posizione che evidenzia la ricerca di veridicità e rispetto nel ritratto offerto da Pillion.
In attesa dell’uscita ufficiale, il film si propone come un’opera capace di combinare estetica, tensione emotiva e riflessione culturale. La coppia formata da Alexander Skarsgård e Harry Melling promette performance intense e sfumate, mentre la regia intende esplorare il confine tra desiderio e controllo con sensibilità. Per gli appassionati di cinema contemporaneo e per chi segue rappresentazioni firmate sul tema del BDSM e delle sottoculture motociclistiche, Pillion è già considerato un titolo da non perdere.
