
Caravaggio a Roma. Il viaggio del Giubileo arriva nelle sale come appuntamento speciale l’1, 2 e 3 dicembre: un evento cinematografico che propone una rilettura intensa della vita e dell’arte di Michelangelo Merisi. Il film è diretto da Giovanni Piscaglia, basato su un soggetto di Didi Gnocchi, con sceneggiatura di Eleonora Angius e la voce narrante di Mario Cordova. Questa combinazione di autori e interpreti offre al pubblico un racconto profondo e meditato, pensato per il grande schermo.
Il documentario esplora soprattutto la dimensione spirituale di Caravaggio nella Roma del Giubileo, mettendo in dialogo i pellegrini contemporanei con gli uomini e gli eventi del Seicento. Attraverso immagini, ricostruzioni e commenti di esperti, il film descrive come la città e l’Anno Santo abbiano segnato la formazione e la consacrazione dell’artista. È un percorso che congiunge presente e passato, offrendo al pubblico italiano una chiave di lettura inedita della sua opera.

Lo storico dell’arte Claudio Strinati sintetizza il senso dell’opera: “Caravaggio è pittore del sentimento e il Giubileo è sentimento, non è ragionamento”. Fu proprio durante l’Anno Santo del 1600 che Michelangelo Merisi presentò due tele destinate a segnare la sua storia artistica: la Vocazione di San Matteo e il Martirio di San Matteo. Questi capolavori determinarono un punto di svolta, modificando radicalmente la traiettoria iconografica e spirituale del pittore.
Dopo quel momento la pittura di Caravaggio abbandonò progressivamente le scene di vita quotidiana per rivolgersi al sacro e all’intimo: un’arte che riflette una fede intensa, tormentata e mai semplice. Nel film si evidenzia come la sua produzione diventi specchio di una misericordia tormentata e di un profondo bisogno di redenzione, elementi che rendono le sue tele ancora oggi capaci di commuovere e provocare riflessione.
La vicenda personale dell’artista — tra riconoscimenti e scontri, tra condanne e fughe — ha alimentato un mutamento stilistico. Dopo la condanna a morte e l’esilio, il suo lavoro si fece più cupo e drammatico, segnato da richiami al perdono spesso rimasti inascoltati. Il film racconta anche la fase finale della sua esistenza: Caravaggio morì da peccatore, mentre era in viaggio verso Roma, alla ricerca di una grazia che gli sfuggì, conferendo al suo mito una traccia tragica e umana.
Tra luce e tenebra, tra colpa e perdono, il docu-film restituisce il ritratto intimo e potente di un uomo capace di scorgere la bellezza perfino nel peccato. L’opera propone una lettura contemporanea del suo messaggio artistico e spirituale: un artista fragile e universale che, in vista del Giubileo 2025, torna a commuovere con la forza senza tempo della sua pittura e a porre domande sul rapporto tra arte, fede e società.

La proiezione è prevista come evento speciale per le tre giornate indicate; per sapere dove sarà programmato il film si può consultare la lista delle sale. Scopri QUI in quali cinema sarà distribuito il docu-film e organizza la tua visita: tieni presente che le sale del circuito The Space Cinema non aderiscono alla promozione, quindi è consigliabile contattare la singola struttura per verificare effettiva disponibilità e adesione all’iniziativa.
Cogli l’occasione di vedere Caravaggio sul grande schermo: il documentario offre non solo un’immersione nelle opere ma anche un viaggio nell’anima di un artista che continua a parlare all’immaginario collettivo. Prenota il tuo posto, verifica la disponibilità della promozione e lasciati coinvolgere da un racconto che fonde storia dell’arte, spiritualità e cinema in un’unica esperienza coinvolgente.




