“Love Me”, un film che esplora una storia d’amore post-apocalittica, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2024. Scritto e diretto dai talentuosi esordienti Sam e Andy Zuchero, il film vede come protagonisti Kristen Stewart e Steven Yeun, i quali interpretano ruoli complessi che sfidano le convenzioni della narrazione tradizionale.
La trama si snoda in un mondo lontano dopo l’estinzione dell’umanità, dove due entità molto particolari – una boa di rilevamento e un satellite in orbita terrestre – cercano un significato nella loro solitudine. Questo incontro, seppur virtuale, viene raccontato su vari livelli e attraverso molteplici forme di espressione, portando il pubblico a riflettere sulla natura dei sentimenti, persino in un contesto così insolito.
La curiosità nasce spontanea: cosa può accadere tra una boa sopravvissuta e un satellite? L’idea di base è intrigante, specialmente se consideriamo quanto possa diventare insopportabile la solitudine anche per esseri non umani. I personaggi, interpretati da Stewart e Yeun in diverse incarnazioni, si trovano a confrontarsi con modelli e aspettative sociali, cercando di costruire la propria identità e comprensione reciproca.
La critica ha descritto Love Me come un “fantasioso film d’esordio”, un etichetta che rispecchia il coraggio dei Zuchero nell’affrontare tematiche non banali. Tuttavia, dopo un inizio promettente che offre spunti originali, la narrazione sembra ricadere in dinamiche più tradizionali legate alla guerra tra i sessi, pur mantenendo vivaci digressioni in un contesto davvero unico.
All’inizio, i due protagonisti sono rappresentati come macchine, strumenti progettati dall’uomo, ma in grado di evolversi autonomamente. Questa scelta narrativa porta il film a interrogarsi sul tema della coscienza dei robot, un argomento già presente nella letteratura, ma qui ampliato per coinvolgere un pubblico più vasto. Si discute del senso della vita, dell’autodeterminazione e della necessità di sovvertire i modelli sociali predefiniti.
Tra i momenti più illuminanti, i due protagonisti si rinominano Iam e Me, creando un dialogo che sfida la percezione comune del concetto di umanità. La citazione del noto Captcha “I am human” viene reinterpretata nel contesto del loro viaggio, rivelando la ricerca dell’autenticità in un mondo dominato dalla tecnologia.
Tuttavia, il montaggio del film lascia trasparire alcune incertezze: ci sarebbero state opportunità per snellire la trama, suggerendo che una versione più breve potrebbe funzionare altrettanto bene. Nonostante ciò, l’incipit e le scelte sonore contribuiscono a rendere il film intrigante, permettendo di riflettere sull’evoluzione della boa non solo dal punto di vista visivo, ma anche linguistico.
La pellicola invita il pubblico a una profonda riflessione sulla finitezza umana e sulla contraddizione di sentirsi come se avessimo tutto il tempo del mondo. I Zuchero, attraverso questo lavoro audace, ci esortano a considerare la nostra esistenza e la nostra interazione con il mondo circostante in una nuova luce, stimolando una consapevolezza che va oltre la semplice trama.
In conclusione, Love Me si propone come un’opera originale che sa coniugare fantasia e realtà, invitando ognuno di noi a esplorare le complessità dell’animo umano. Con la presenza di attori di calibro come Kristen Stewart e Steven Yeun, il film rappresenta una riflessione affascinante su cosa significa essere vivi e interconnessi, anche in un mondo apparentemente privo di umanità. Uscirà nelle sale americane il 31 gennaio 2025. Non ci sono al momento notizie riguardanti una sua possibile distribuzione in Italia.