“Unstoppable” è un film che si propone di ispirare, raccontando la vera storia di Anthony Robles, un giovane lottatore nato con una gamba sola. Questo dramma sportivo, purtroppo, non riesce a brillare come ci si aspetterebbe. Interpretato da Jharrel Jerome, il protagonista affronta non solo la competizione sportiva, ma anche pregiudizi legati alla sua disabilità. L’occasione di questo racconto emozionante è stata offerta dal Toronto International Film Festival, dove il film ha debuttato.
Maureen Lee Lenker, una scrittrice di punta di Entertainment Weekly, ha commentato il film, sottolineando l’impegno e la determinazione di Robles, il quale sogna in grande con l’obiettivo di ottenere una borsa di studio per l’Università dell’Iowa. Nonostante le sfide, Anthony non si arrende e lotta per diventare campione nazionale NCAA. Tuttavia, nonostante la sua storia sia già di per sé notevole, il film sembra seguire una formula prevedibile e sicura.
La pellicola, prodotta da Artists Equity, ricorda più un film originale della Disney Channel piuttosto che un’opera cinematografica di grande spessore. La narrazione si concentra molto sulla vita familiare di Anthony e, sebbene la figura di sua madre Judy, interpretata da Jennifer Lopez, sia fondamentale nel suo percorso, la recitazione di Lopez risulta eccessiva e poco convincente. I suoi toni drammatici sembrano distogliere l’attenzione dalla storia principale, rendendo difficile identificarsi con il suo personaggio.
Il film offre momenti di vitalità soprattutto quando si sofferma sulla squadra di Anthony e sui suoi allenatori, Coach Shawn Charles (interprete di Don Cheadle) e Bobby Williams (interpretato da Michael Peña). Qui, il cuore della storia batte forte, mostrando come il supporto dell’équipe sia cruciale per il successo di Robles. Le dinamiche tra Anthony e i suoi allenatori sono tra le più coinvolgenti del film, raggiungendo un picco emotivo quando il Coach Charles, inizialmente scettico, si commuove per i progressi del ragazzo.
Nonostante “Unstoppable” sia una celebrazione di un vero eroe, la trama si rivela fin troppo prevedibile. Un segnale di mediocrità è quando la parte più toccante del film si trova nei titoli di coda, che forniscono aggiornamenti sulla vita di Anthony e Judy. Personalmente, sarebbe stato interessante vedere un film dedicato a Judy, una madre single che affronta le difficoltà quotidiane e riesce a crescere i suoi cinque figli.
In sintesi, “Unstoppable” riesce a mostrare un viaggio di determinazione e speranza, ma è ostacolato da una narrazione lineare e personaggi che avrebbero potuto essere sviluppati maggiormente. La performance di Jharrel Jerome è sicuramente positiva, specialmente nelle scene fisicamente impegnative, ma il film tende a dimenticare che le storie più forti sono quelle che non temono di osare. Alla fine, il film lascia gli spettatori con una buona dose di ispirazione, ma senza particolari elementi memorabili che possano davvero colpire il pubblico.