Meryl Streep, una delle attrici più rispettate di Hollywood, ha recentemente condiviso un segreto sorprendente: il suo personaggio meno amato è anche uno dei più iconici della sua carriera. Nonostante le sue 21 nomination agli Oscar, di cui tre vinti, l’attrice ha rivelato che interpretare Miranda Priestly ne ‘Il diavolo veste Prada’ (2006) è stata un’esperienza difficile e poco gratificante.
La pellicola, diretta da David Frankel e basata sul romanzo di Lauren Weisberger, racconta la storia di Andy Sachs, un’aspirante giornalista interpretata da Anne Hathaway, che si ritrova a lavorare come assistente di Miranda, la temuta direttrice di una rivista di moda. Questo ruolo, ispirato alla vera direttrice di Vogue, Anna Wintour, ha segnato un cambiamento radicale nel repertorio di Streep, abituata a personaggi più calorosi e comprensivi.
Per calarsi nel personaggio, Meryl ha scelto di seguire il metodo Stanislavski, mantenendo viva la sua interpretazione durante tutto il periodo delle riprese. Tuttavia, questo approccio le ha causato non pochi problemi emotivi. In un’intervista con Entertainment Weekly nel 2021, ha confessato: “È stato orribile! Mi sentivo miserabile quando tornavo al mio camper. Sentivo tutti ridere. Ero così depressa!”
La sua collega, Emily Blunt, ha confermato questa sensazione, ricordando i momenti di confronto con Meryl sul set. Blunt ha dichiarato: “Meryl mi ha detto che era il suo personaggio meno gradito, poiché mancava completamente di empatia e calore”. Questa mancanza di connessione umana ha reso la performance di Streep ancora più impressionante, dimostrando la sua versatilità come attrice.
Nonostante le difficoltà, la sua interpretazione di Miranda Priestly è stata acclamata dalla critica, portandole a ricevere una meritata nomination agli Oscar. La carriera di Meryl Streep continua a essere un esempio di come un’attrice possa affrontare sfide significative e uscire vittoriosa, anche quando il percorso è irto di ostacoli.
In conclusione, il viaggio di Meryl nel mondo di ‘Il diavolo veste Prada’ è un chiaro esempio di come l’arte possa richiedere sacrifici e sfide personali. La sua capacità di immergersi completamente in ruoli complessi rimane una delle sue qualità più straordinarie, rendendola un’icona del cinema moderno.