La miniserie Leopardi – Il poeta dell’infinito, diretta dal talentuoso Sergio Rubini, è pronta a debuttare in prima serata su Rai1 i prossimi 7 e 8 gennaio. Presentata in anteprima mondiale all’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2024, questa attesissima produzione rappresenta un nuovo e affascinante sguardo sulla vita del grande poeta, filosofo e pensatore italiano.
Leopardi viene raccontato non solo come un formidabile artista, ma anche come un intellettuale impegnato, capace di esprimere attraverso i suoi versi passioni e ideali politici. Questa miniserie, coprodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film, segna anche la prima regia televisiva di Rubini, un passo significativo nella sua carriera artistica.
Il soggetto è il risultato della collaborazione tra Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini e lo stesso Rubini, che hanno dato vita a un ritratto inedito di Giacomo Leopardi. Questo progetto si propone di restituire alle nuove generazioni una visione storicamente accurata, ma al contempo innovativa del grande poeta, le cui opere continuano a influenzare la cultura contemporanea.
L’ambientazione della miniserie è ricca e variegata, con riprese effettuate nelle splendide località di Recanati, Bari, Puglia, e anche in altre città simboliche come Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna. Grazie al sostegno di Marche Film Commission e Apulia Film Commission, gli spettatori potranno immergersi in un’epoca storica vibrante, che ha visto Leopardi confrontarsi con le sfide del suo tempo.
Il ruolo di Giacomo Leopardi è interpretato da Leonardo Maltese, un attore già apprezzato per le sue performance in opere come “Rapito” e “Il Signore delle Formiche”. Al suo fianco, una rosa di attori di talento, tra cui Alessio Boni, Valentina Cervi, Giusy Buscemi e altri, ognuno dei quali porta in vita personaggi significativi che hanno avuto un impatto sulla vita e sull’arte di Leopardi.
La narrazione si concentrerà su un Leopardi multifaceted: da bambino prodigio a poeta romantico, fino a filosofo e pensatore politico. Sarà esplorata la sua complessa figura di esistenzialista moderno, capace di affrontare le pressioni sociali e culturali del Risorgimento italiano. I suoi scritti, ancora oggi attuali, riflettono una comprensione profonda della condizione umana e delle ingiustizie sociali.
La miniserie promette di svelare un lato meno conosciuto di Leopardi, presentandolo non solo come un uomo solitario e malinconico, ma come un enfant prodige vivace, desideroso di esplorare ogni aspetto della vita. Il regista Rubini sottolinea l’intenzione di dipingere un Leopardi più luminoso e affascinante, lontano dagli stereotipi di una figura polverosa e distante.
“Approfondendo la biografia di Giacomo Leopardi, oltre all’immagine canonica di un uomo immerso in una malinconica solitudine a tinte gotiche, sclerotizzata da una perenne sofferenza fisica, se ne può scorgere un’altra, sottotraccia, completamente diversa, caratterizzata da una vitalità dirompente”, afferma Sergio Rubini.
“Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino”.