Il mondo del cinema piange la scomparsa di Olivia Hussey Eisley, attrice di origine britannica e argentina, famosa per aver interpretato il ruolo di Giulietta nell’adattamento del 1968 di Romeo e Giulietta diretto da Franco Zeffirelli. La sua morte è stata annunciata il 27 dicembre, all’età di 73 anni, portando con sé un’eredità artistica imbattibile.
La notizia della sua dipartita è stata confermata dal San Francisco Chronicle, attraverso le parole del regista Marc Huestis. Olivia ha lottato contro un cancro al seno, diagnosticato nel 2008, con una ricaduta avvenuta nel 2018. In un messaggio pubblicato sui social, si legge: “Con immensa tristezza annunciamo che Olivia Hussey Eisley ci ha lasciati serenamente, circondata dall’affetto dei suoi cari”. Questo tributo evidenzia il calore umano e la generosità dell’attrice, che ha toccato profondamente chiunque l’abbia conosciuta.
Olivia Hussey ha esordito nella scena teatrale londinese con la produzione del West End di The Prime of Miss Jean Brodie, accanto a Vanessa Redgrave. Il suo talento straordinario le ha permesso di conquistare il ruolo di protagonista nell’ambizioso progetto di Zeffirelli, a soli 15 anni. Fu solo un anno dopo, a 16 anni, che Hussey girò il film al fianco di un giovane Leonard Whiting, che interpretava Romeo.
Il film di Zeffirelli ha riscosso un clamoroso successo e ha segnato un’importante tappa nella carriera della giovane attrice. Il casting di interpreti vicini all’età reale dei personaggi contribuì a rendere la storia ancora più autentica. Entrambi gli attori sono stati candidati ai Golden Globe del 1969 come rivelazioni dell’anno. La pellicola, in aggiunta, ha ricevuto quattro nomination agli Oscar, inclusa quella per miglior regia e miglior film, consolidando ulteriormente il suo status di classico del cinema.
Negli ultimi anni, tuttavia, la pellicola ha sollevato polemiche riguardo a scene di nudo. Nel 2022, Hussey e Whiting hanno intrapreso un’azione legale contro Paramount, accusando l’azienda di sfruttamento sessuale per l’utilizzo non autorizzato delle immagini di quelle scene. Hussey dichiarò di essere stata costretta a girarle, evidenziando come queste esperienze abbiano segnato la sua carriera. La causa è stata archiviata nel 2023 a causa della scadenza dei termini legali, mentre una seconda controversia legale è stata respinta dal giudice nel mese di ottobre.
La bellezza naturale di Olivia, che le ha permesso di recitare senza trucco eccessivo, l’ha resa un’icona del grande schermo. Durante la sua carriera, ha recitato in oltre 40 film. Tra i suoi ruoli più memorabili troviamo Jessica Bradford nel cult Black Christmas – Un Natale rosso sangue (1974), considerato uno dei precursori del genere slasher. Non possiamo dimenticare la sua interpretazione di Maria, la madre di Gesù, nel celebre sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth, anch’esso diretto da Zeffirelli nel 1977.
Un altro film significativo della sua carriera è stato Assassinio sul Nilo (1978), un adattamento visionario diretto da John Guillermin in cui recitò al fianco di un cast stellare composto da Peter Ustinov, Mia Farrow, Angela Lansbury, Bette Davis, Jane Birkin e Maggie Smith. Inoltre, la Hussey si distinse nel ruolo di Rebecca di York nel remake per la TV di Ivanhoe nel 1982, dimostrando la sua versatilità come attrice.
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Il suo cammino artistico non si è fermato alla recitazione cinematografica; nel 1989 partecipò anche al videoclip del singolo Liberian Girl di Michael Jackson, condividendo il palcoscenico con altre celebrità di Hollywood. Successivamente, apparve nell’horror It (1990) e nel 2003, recitò in una serie sulla vita di Madre Teresa.
Olivia Hussey rimarrà nella memoria collettiva non solo per il suo indimenticabile ruolo di Giulietta, ma anche per la sua straordinaria carriera, dedicata all’amore per le arti, alla spiritualità e alla compassione per gli animali. La sua eredità continuerà a ispirare le future generazioni di artisti e appassionati di cinema.