“No Other Land“, un documentario di grande impatto, continua il suo viaggio trionfale nei festival cinematografici di tutto il mondo, aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti come il Miglior Documentario agli European Film Awards. Dopo la sua presentazione al 74esimo Festival di Berlino, dove ha conquistato sia il premio per il miglior documentario che il Premio del Pubblico nella sezione Panorama, il film ha raccolto numerosi premi nel 2024, culminando con l’assegnazione del Miglior Documentario e Miglior Film agli European Film Awards.
Il documentario, che sarà distribuito in Italia da Wanted Cinema il 16 gennaio prossimo, è stato realizzato da un gruppo di quattro giovani attivisti: Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor. Inizialmente concepito come un atto di resistenza creativa, No Other Land racconta la drammatica situazione della piccola comunità rurale di Masafer Yatta in Cisgiordania.
La narrazione si sviluppa attraverso gli occhi di Basel, un giovane attivista palestinese che sin dall’infanzia ha assistito alla progressiva distruzione della sua comunità ad opera dell’esercito israeliano. Con una videocamera in mano, Basel documenta ogni attacco, ogni incursione di carri armati e ruspe, che portano alla devastazione delle case e strutture vitali per le famiglie locali. Il documentario rappresenta la testimonianza del più grande atto di sfollamento forzato mai avvenuto nella Cisgiordania occupata.
Un elemento centrale del film è l’amicizia che sboccia tra Basel, l’attivista palestinese, e Yuval, un giornalista israeliano. Insieme, decidono di documentare la realtà della loro comunità e di unirsi nella lotta per la giustizia e l’uguaglianza. Questo legame rispecchia l’essenza stessa del progetto: unione e resistenza contro le violenze quotidiane che colpiscono la loro terra.
In un contesto sempre più violento e opprimente, Basel e i suoi compagni di viaggio hanno dichiarato: “Non avevamo esperienza nel campo dei documentari, ma abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio insieme come parte del nostro attivismo. È fondamentale far conoscere la nostra storia soprattutto nei paesi occidentali, dove molte persone non sono consapevoli di ciò che i loro governi sostengono”.
Attraverso le sue immagini e narrazioni toccanti, No Other Land non solo illumina il dramma umano in corso in Cisgiordania, ma invia anche un messaggio potente di amicizia e resistenza alle nuove generazioni. Il film offre uno spaccato di vita che punta a coinvolgere emotivamente gli spettatori, mostrando che è possibile convivere in questa terra senza oppressore o oppresso.
È interessante notare che il progetto ha ricevuto anche il patrocinio di Amnesty International Italia, che ha riconosciuto il valore del film dichiarando: “Questo lavoro mette in luce la divisione istituzionalizzata e la precarietà in cui vivono molte persone. Racconta l’occupazione quotidiana che genera insicurezza per tutti, devastazione per molti”.
In definitiva, No Other Land apre una finestra su una realtà spesso ignorata e contribuisce a far emergere una narrazione di speranza e cambiamento. Con il supporto della comunità internazionale e la visibilità che il film sta ricevendo, c’è la possibilità che storie come quella di Masafer Yatta possano finalmente ottenere l’attenzione e la giustizia che meritano. Non perdere l’opportunità di vedere questo documentario eccezionale nelle sale italiane a partire dal 16 gennaio!