
Stasera su Canale 5 alle 21:35 andrà in onda in prima visione assoluta il film “Yara”, diretto dal celebre regista Marco Tullio Giordana, che ricostruisce con grande intensità emotiva uno dei casi di cronaca nera più drammatici e seguiti degli ultimi anni in Italia. La pellicola racconta la vicenda vera della tredicenne Yara Gambirasio, scomparsa nel novembre del 2010 e purtroppo ritrovata senza vita qualche mese dopo in un campo di Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo.
Il film ripercorre con attenzione ogni momento cruciale della vicenda, dal primo giorno di sparizione della giovane fino all’incriminazione e alla condanna di Massimo Bossetti, considerato responsabile dell’omicidio. Sullo schermo si alternano volti noti come quelli di Alessio Boni, che interpreta il Colonnello Vitale, e Thomas Trabacchi nel ruolo del Maresciallo Garro, oltre a Isabella Ragonese che incarna la protagonista, la PM Letizia Ruggeri.
La figura della PM Ruggeri è centrale nel racconto cinematografico: è infatti lei a guidare con determinazione le indagini, adottando una strategia mai tentata prima, ovvero sottoporre l’intera popolazione locale ai test biologici per identificare eventuali tracce di DNA. Questa innovativa procedura si rivelerà determinante per la svolta nel caso, trovando sul corpo di Yara evidenze genetiche cruciali. Questo elemento rende il film un vero e proprio thriller psicologico carico di suspense, capace di coinvolgere lo spettatore attraverso immagini evocative e una narrazione intensa.
La storia di Yara Gambirasio si divide fra momenti di agitata ricerca e speranze vane: la giovane sparisce improvvisamente il 26 novembre 2010 da Brembate di Sopra, un tranquillo paese della provincia bergamasca, scatenando tre mesi di incessanti ricerche da parte delle forze dell’ordine, dei familiari e della comunità. Purtroppo, la tragica verità si concretizza il 26 febbraio 2011, quando il corpo senza vita della ragazza viene ritrovato in uno sterrato non lontano dal luogo della scomparsa.
Il film si concentra in modo particolare sulla intensa dedizione della PM Ruggeri e del suo team, che non si sono mai arresi nella ricerca della giustizia, dimostrando grande professionalità e sensibilità. La pellicola non è solo un resoconto cronachistico, ma una profonda analisi del dolore collettivo, della complessità delle indagini e dell’umanità dietro ogni personaggio coinvolto in questa vicenda ancora vivida nell’opinione pubblica italiana.