
The Phoenician Scheme, presentato in concorso al Festival di Cannes, rappresenta l’ultima creazione del celebre regista Wes Anderson. Questo film si distingue per la sua eleganza visiva e narrazione peculiare, pur mostrando una sfumatura più contenuta rispetto ai suoi lavori precedenti. La pellicola segue le intricate vicende di una famiglia potente, incarnata dal magnate Anatole ‘Zsa-Zsa’ Korda, interpretato da Benicio Del Toro, un imprenditore controverso che mira a dominare l’economia di una nazione immaginaria del Medio Oriente con piani discutibili e metodi discutibili.
Il cuore della storia è il rapporto complesso tra Zsa-Zsa e la sua unica figlia femmina, Liesl (una performance magistrale della giovane attrice Mia Threapleton, figlia di Kate Winslet), una novizia suora riluttante a prendere in mano le redini dell’impero paterno. Anderson, con la sua consueta maestria, costruisce un ritratto intimo e profondo di questa relazione padre-figlia, conferendo al film un tocco umanamente coinvolgente e molto sentito, lontano dalle atmosfere più eccentriche e stravaganti delle sue precedenti opere.
Al centro della trama si colloca il cosiddetto “Phoenician Scheme”: un piano industriale che intreccia sfruttamento, manipolazione economica e tentativi di monopolizzazione delle risorse attraverso un sistema spietato basato sul lavoro forzato e sulla creazione artificiale di carestie. Tuttavia, questo progetto incontrerà la ferma opposizione del governo americano, rappresentato da personaggi come il rigido Mr Excalibur (interpretato da Rupert Friend), impegnato a sabotare le ambizioni di Korda con manovre politiche e finanziarie.
La pellicola si muove agilmente tra momenti di azione frenetica e scene profondamente riflessive, presentando un cast stellare composto da Tom Hanks, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch e altri, spesso impiegati in ruoli cameo ironici e minimalisti ma efficaci nel contribuire all’atmosfera surreale e caratteristica del film. Tra questi, spicca la figura di Liesl, che con il suo carisma riesce a dominare lo schermo nonostante la giovane età e la fisicità minuta, come sottolineato da Del Toro e dallo stesso regista Anderson, che definisce la sua interpretazione “elettrica”.
L’aspetto estetico, pur meno ricco di dettagli rispetto ad altre opere del regista, mantiene il classico stile geometrico e simmetrico tipico di Anderson, con richiami visivi arditi e una colonna sonora calibrata. Il film è arricchito da sequenze oniriche, dove Korda sperimenta visioni di giudizio divina, interpretato con ironia da Bill Murray, che aggiungono una dimensione filosofica e metaforica all’intera vicenda.
Nonostante alcune critiche verso una sceneggiatura percepita come complessa e a tratti dispersiva, The Phoenician Scheme si distingue per la capacità di tratteggiare personaggi vividi e scene memorabili come la partita di basket surreale con Tom Hanks, capaci di alleggerire una narrazione altrimenti intensa. La chimica tra Del Toro e Threapleton regala al film una profondità emotiva che emerge come principale punto di forza, aprendo uno sguardo innovativo sul genere familiare ma inserito in un contesto socio-politico contemporaneo.
Le riprese si sono svolte negli storici studi di Babelsberg in Germania, dove l’atmosfera collaborativa tra cast e troupe ha contribuito a creare una sorta di “campo estivo” artistico, come raccontato dalla stessa Threapleton. Questa esperienza condivisa si riflette nell’armonia e nella naturalezza delle interpretazioni, evidenziando la passione e la dedizione di tutti i protagonisti coinvolti.
Infine, The Phoenician Scheme sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 28 maggio 2025. Un’opera meno spettacolare ma più intima rispetto ai precedenti lavori di Wes Anderson, capace di emozionare grazie a un cast eccezionale e una storia che esplora temi attuali come il potere, l’etica degli affari e i legami familiari, il tutto immerso nella distintiva poetica visiva del regista.