
I Wonder Pictures annuncia con orgoglio l’uscita in Italia di LA VOCE DI HIND RAAB di Kaouther Ben Hania, il film che ha lasciato un segno indelebile all’82esima Mostra del Cinema di Venezia. Accolto in Sala Grande con una commovente standing ovation di oltre 24 minuti — la più lunga mai registrata alla Mostra — e insignito del Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, il film sarà nelle sale italiane a partire dal 25 settembre. Questa è un’occasione cinematografica che la platea italiana non può perdere.
La stampa nazionale e internazionale ha definito la pellicola «un capolavoro», «il film più importante della Mostra» e «potente, urgente, vitale». Oltre al Gran Premio della Giuria, a Venezia il film ha raccolto numerosi riconoscimenti secondari, tra cui il Leoncino d’Oro Agiscuola, la Segnalazione Cinema For UNICEF e il Premio Arca Cinemagiovani. Questi premi confermano l’impatto culturale e umano dell’opera, ponendola al centro del dibattito cinematografico contemporaneo.
La regista Kaouther Ben Hania, già nota al pubblico italiano per il suo precedente lavoro Quattro figlie — anch’esso distribuito in Italia da I Wonder Pictures — torna con un progetto che intreccia finzione e testimonianza. Ben Hania ha scelto una narrazione di finzione per ricostruire gli eventi, ma ha voluto integrare nella pellicola un elemento assolutamente reale e straziante che attraversa tutta la durata del film: la registrazione originale della voce della bambina protagonista.
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La vicenda che ispira il film è la storia vera di Hind Rajab, sei anni, rimasta intrappolata sotto il fuoco incrociato di una sparatoria a Gaza il 29 gennaio 2024. I volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata d’emergenza e, in costante contatto con la bambina, fanno tutto il possibile per trarla in salvo. È proprio dal contatto vocale e dall’urgenza del soccorso che la regista costruisce una tensione narrativa che non dà tregua allo spettatore.
Dal punto di vista tecnico, il film adotta una scelta netta: tutte le figure presenti nella scena sono interpretate da attori professionisti che ricostruiscono gli uffici e le procedure di soccorso, mentre la voce che sentiamo al telefono è la registrazione autentica della bambina. Questo contrasto tra finzione scenica e testimonianza sonora crea un effetto di verità immediata, amplificando il coinvolgimento emotivo e lasciando allo spettatore la responsabilità della memoria.
La regista ha spiegato che al centro del progetto c’è un nucleo semplice ma difficile da sopportare: l’idea che un bambino possa appellarsi agli altri senza ricevere aiuto. Per Ben Hania quel dolore e quel fallimento appartengono a tutti noi; la storia non riguarda soltanto Gaza, ma racconta un dolore universale. In un’epoca di notizie fugaci e di oblio digitale, la regista affida al cinema il compito di conservare una memoria, di resistere all’amnesia collettiva.
La reazione del pubblico veneziano ha confermato la potenza del messaggio: una standing ovation di oltre 24 minuti nella storica Sala Grande ha reso visibile l’intensità emotiva della pellicola. Per il pubblico italiano, abituato a un dibattito culturale vivace, questo film rappresenta un invito alla riflessione collettiva su responsabilità, soccorso e testimonianza.
L’appuntamento in sala è fissato per il 25 settembre, quando I Wonder Pictures porterà la pellicola nelle sale italiane. Si tratta di un’uscita importante per chi cerca un cinema che non si limiti all’intrattenimento, ma che sappia interrogare il presente e preservare storie che rischierebbero altrimenti di essere cancellate. Consigliamo di verificare le date di programmazione nei cinema della propria città per non perdere la proiezione.