Un ambiente vibrante di emozioni e creatività apre le porte al nuovo capolavoro di Ferzan Ozpetek, intitolato Diamanti. La scena si svolge sulla terrazza più iconica del cinema italiano, dove Mara Venier sforna lasagne mentre il regista accoglie il cast del suo quindicesimo film, pronto a raccontare una storia che celebra l’universo femminile.
Cosa rende Diamanti così speciale? Iniziamo con il suo approccio meta-cinematografico che pervade l’intera opera, caratterizzata da un ensemble di diciotto attrici che riflettono la passione per il cinema e l’arte della recitazione. Ambientato negli anni ’70, il film si concentra su un gruppo di donne nel contesto di una grande sartoria, gestita da due sorelle con personalità opposte ma un legame indissolubile.
In questo film, il regista chiama a raccolta le sue attrici preferite, coloro con cui ha lavorato nel corso degli anni. La sua intenzione è quella di realizzare un’opera che parli di donne, senza svelare troppo, osservandole per trarre ispirazione. La narrazione si muove tra passato e presente, mostrando una realtà in cui il Cinema è raccontato attraverso il punto di vista del costume e delle relazioni femminili.
Il film, scritto da Ozpetek in collaborazione con Carlotta Corradi ed Elisa Casseri, rappresenta un’autentica celebrazione della forza e della determinazione femminile. Per la prima volta, il regista non si avvale del fidato Gianni Romoli, ma si affida completamente a due voci femminili per dare vita a un racconto che esalta la resilienza, l’ingegno e il fascino delle donne.
Le protagoniste, Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, interpretano due sorelle tanto diverse quanto legate. Il personaggio di Luisa è cinico e apparentemente distaccato, mentre Jasmine porta sullo schermo il peso di una tragedia familiare che le ha stravolto la vita. In questo microcosmo sartoriale, ogni donna si confronta con le proprie sfide e aspirazioni, trovando nella sorellanza la forza per affrontare le difficoltà quotidiane.
Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, oltre alle sopra citate Ranieri e Trinca. Diciotto donne a cui affiancare Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli ed Erik Tonelli. Gli uomini, pur presenti, rimangono sullo sfondo, permettendo alle protagoniste di brillare e vivere le proprie crisi esistenziali attraverso il sostegno reciproco.
È interessante notare come Ozpetek riesca a danzare tra le sue stelle, mescolando momenti di verità e leggerezza, con citazioni musicali che vanno da Mina a Patty Pravo, creando un’atmosfera nostalgica e coinvolgente. Il film vanta costumi di Stefano Ciammitti e scenografie di Deniz Kobanbay, mentre la fotografia di Gian Filippo Corticelli cattura la bellezza del mondo femminile.
La pellicola non si limita a ritrarre le sfide delle donne, ma offre anche un tributo ai costumisti italiani che hanno segnato la storia del cinema. Attraverso abiti iconici, alcuni dei quali ripresi da opere come Il Gattopardo, Ozpetek rende omaggio a figure che hanno contribuito alla magia del Cinema.
Con una narrazione avvincente e un approccio artistico unico, il regista riesce a dare vita a un panorama complesso e stratificato, rendendo le sue attrici protagoniste indiscusse. Ogni personaggio viene sviluppato con cura, portando in scena una gamma di emozioni straordinaria.
La colonna sonora, magistralmente curata da Giuliano Taviani e Carmelo Travia, accompagna il pubblico in un viaggio melodrammatico che esplora amori infranti, lutti e complessità personali. Le musiche originali di Giorgia, che ritorna a collaborare con Ozpetek dopo molti anni, aggiungono ulteriore profondità all’opera.
Diamanti si distingue anche per l’uso di espedienti narrativi innovativi, in cui Ozpetek appare nel suo stesso film, esplorando il confine tra realtà e finzione. Un approccio audace che porta il pubblico a riflettere sulla magia del mondo dello spettacolo e sull’importanza della comunità artistica.
In sintesi, Diamanti è un tributo sentito e appassionato non solo al Cinema, ma anche a tutte le donne che ne fanno parte. Con un cast stellare e una narrazione ricca di sfumature, il film promette di emozionare e di rimanere nel cuore degli spettatori. In sala dal 19 dicembre, questo film rappresenta il miglior lavoro di Ozpetek dai tempi di Mine Vaganti.