Dal 5 dicembre, il grande schermo italiano si arricchisce con il film “Criature”, una produzione di Medusa Film in collaborazione con Prime Video. Questo emozionante progetto, diretto e sceneggiato da Cécile Allegra, narra la storia di Mimmo Sannino, un ex insegnante convertito in educatore di strada a Napoli, impegnato nella lotta contro la dispersione scolastica.
Mimmo dedica la sua vita a recuperare giovani in difficoltà, utilizzando l’arte circense come strumento educativo. In un contesto difficile, caratterizzato dal degrado e dalla presenza della camorra, cerca di riportare i ragazzi sui banchi di scuola, permettendo loro di conseguire il diploma di terza media.
Il film si concentra su un gruppo di ragazzi, tra cui Daniela, una giovane venditrice di carciofi, Margherita, che ha abbandonato gli studi per lavorare come parrucchiera, Ciro, cresciuto senza genitori, e Bruno, appassionato di parkour e figlio di un boss locale. L’influenza positiva di Mimmo si scontra, però, con le resistenze delle famiglie del quartiere, che vedono con diffidenza il suo operato.
Tra i protagonisti del film spiccano nomi noti come Marco D’Amore, Marianna Fontana e Maria Esposito. La pellicola trae ispirazione dalla vera storia di Giovanni Savino, educatore e fondatore de Il Tappeto di Iqbal, che opera nel quartiere di Barra a Napoli.
Secondo la regista, Cécile Allegra, la pedagogia circense praticata da Savino ha avuto un ruolo cruciale nella scrittura della sceneggiatura: “Ho voluto trasmettere un senso di riconciliazione dei valori e dell’identità di ogni ragazzo, dalla vergogna alla fierezza”.
Le riprese del film si sono svolte in diverse location, tra cui la biblioteca Grazia Deledda di Ponticelli, ristrutturata grazie a un intervento di mecenatismo da parte di Picomedia, dimostrando come il cinema possa essere un motore di crescita culturale per la comunità.
“Criature” affronta temi attuali e delicati, come la dispersione scolastica e il ruolo degli educatori nelle periferie. Grazie alla sensibilità della regista, il film ha anche una sfumatura realistica che mette in risalto valori come integrazione sociale, pedagogia alternativa e solidarietà.
La storia di Giovanni Savino è affascinante. Nato nel 1979 a Napoli, è presidente della cooperativa Il Tappeto di Iqbal dal 2011. Sotto la sua guida, la cooperativa ha introdotto pratiche innovative come il circo sociale e il teatro, coinvolgendo i giovani in attività educative e formative. Queste iniziative hanno contribuito a ridurre la criminalità giovanile nella zona.
Il Tappeto di Iqbal si distingue per il suo approccio strategico nel valorizzare i talenti giovanili e prevenire la dispersione scolastica. Le principali attività della cooperativa includono il circo sociale, il teatro e il parkour, tutte finalizzate a fornire opportunità ai giovani e a migliorare la loro autostima.
Infine, il nome Il Tappeto di Iqbal rende omaggio a Iqbal Masih, simbolo della lotta contro il lavoro minorile, riflettendo l’impegno della cooperativa a favore dei diritti dei giovani. Con Criature, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire una storia ricca di insegnamenti e speranze, in un contesto spesso dimenticato ma sempre vivo.